Comunicare è un’azione che la maggior parte di noi ritiene estremamente semplice, se non addirittura banale.
“Sappiamo parlare? Conosciamo la lingua dei nostri interlocutori? E allora nessun problema!” pensano in molti. Ma la realtà è ben diversa poiché occorre tenere sempre in considerazione la profonda complessità che caratterizza una comunicazione efficace.
Già nella vita quotidiana comunicare è un’attività complessa, che racchiude in sé una pluralità di azioni prefissate e concordate finalizzate ad inviare, trasmettere, trasferire, far sentire, far vedere, illustrare, far conoscere, investire, contagiare, partecipare, unire e, come ha efficacemente affermato Majello nel 1994, mettere in comune con altri ciò che è noto a “pochi”.
Parlare di comunicazione diventa ancora più complesso quando ci si muove su un terreno delicato come quello della Sanità Pubblica. In questo scenario, infatti, entrano in gioco due fattori chiave: da un lato la necessità di prevenzione, dall’altro la difficoltà nello scegliere e percorrere i modi, i tempi e i canali più efficaci per raggiungere i cittadini.  
Questi temi, estremamente importanti ma ancora poco esplorati dal punto di vista didattico e formativo, sono stati al centro del convegno “La Comunicazione nella gestione delle emergenze alimentari” tenutosi il 23 settembre presso la Camera di Commercio di Frosinone.
Il convegno, sotto la responsabilità scientifica della Prof.ssa Maria De Giusti – Professore Ordinario di Igiene e Presidente Corso di Laurea A in Tecniche della Prevenzione nell'Ambiente e nei Luoghi di Lavoro all’Università di Roma “Sapienza” – rientra nell’attività formativa di Innova, l’Azienda Speciale Servizi e Formazione della Camera di Commercio di Frosinone, ed è inserito nel contesto dell’attività didattica integrativa del Master di I livello in “Sicurezza Ambientale: Sistemi di Gestione, Tecnologie Produttive e Strumenti di Controllo” coordinato dalla Prof.ssa Elisabetta De Vito e realizzato dall'Università degli Studi di Cassino in collaborazione con L'Istituto Superiore della Sanità.    
Uno dei principali messaggi che ha efficacemente raggiunto la platea dei partecipanti al convegno  è stato quello del Responsabile scientifico Prof.ssa Maria De Giusti, che ha fortemente sottolineato la necessità di colmare il nostro ritardo culturale sugli aspetti della comunicazione che non vengono specificatamente trattati in nessun corso di laurea nell’ambito medico e sanitario con la conseguente impossibilità di affrontare all’interno dei percorsi formativi una tematica così delicata e complessa, specialmente se riferita alla sfera della Sanità Pubblica.
“Comunicare è un’arte” afferma la Prof.ssa De Giusti “e non può essere improvvisata ma va appresa”.
La sua complessità non deve essere vista come un ostacolo insormontabile bensì come una ricchezza da saper padroneggiare e sfruttare al meglio.
Molti sono i relatori che hanno dato il loro prezioso contributo alla buona riuscita del convegno.
Il Dott. Paolo Stacchini e la Dott.ssa Laura Toti, Dirigenti di Ricerca presso l’Istituto Superiore di Sanità, hanno illustrato il Focal Point nazionale dell’EFSA, un modello di comunicazione tra esperti sulla sicurezza alimentare. A seguire la Dott.ssa Benedetta Cappelletti del RASFF - Ministero della Salute, ha condotto il suo intervento sul tema della “foodsafety emergency comunication”.
Una taglio particolare al convegno è stato dato dall’intervento del Direttore Generale della Vigilanza per la Qualità e Tutela del Consumatore ICQRF del  Ministero delle Politiche Agricole Dott.ssa Laura La Torre. Quest’ultima ha catturato l’attenzione della platea con un appassionato intervento sulla comunicazione riferita agli alimenti con marchio comunitario ed ha sottolineato l’importanza di comunicare la qualità dei prodotti alimentari italiani.
La dott.ssa Mariella Taranto, responsabile dell’Ufficio Stampa dell’ISS (Istituto Superiore di Sanità), ha concluso la sessione mattutina del convegno con il tema “Il giornalista come fonte ufficiale: comunicazione ordinaria e straordinaria. L’esperienza dell’ufficio stampa dell’ISS”.
Nel pomeriggio, ulteriori spunti di riflessione sono scaturiti dagli interventi di altri esperti del settore.
La Dott.ssa Sebastiana Roccaro, Esperto in Sistemi qualità e già Dirigente ARPA LAZIO, ha delineato il quadro della comunicazione nella gestione dei sistemi qualità certificati. A seguire la Dott.ssa Barbara De Mei, Dirigente di Ricerca presso l’Istituto Superiore di Sanità, ha illustrato la progettazione e la valutazione del Processo di Comunicazione con particolare riferimento al ruolo della comunicazione nel processo di gestione del rischio in ambito alimentare. 
La Dott.ssa Eva Benelli, dell’agenzia di editoria scientifica Zadig, ha ribadito in modo molto chiaro ed efficace il concetto espresso in apertura dalla Prof.ssa Maria De Giusti: la comunicazione, e in particolar modo la comunicazione delle emergenze in tempo di crisi, è un’attività estremamente difficile e complessa che non può essere improvvisata. Nel suo intervento “Crisis management e rapporti con i media” la Dott.ssa Benelli ha spiegato che comunicare una crisi è sempre difficile poiché la situazione nella quale ci si trova è in continua evoluzione e le esigenze delle istituzioni, dei media e dei cittadini spesso non coincidono. Alla luce di tutto ciò, occorre adottare una strategia di completa trasparenza su quello che si sa o, di contro, su quello che non si sa, non utilizzare toni paternalistici e fornire resoconti dettagliati su quello che si sta facendo per fronteggiare l’emergenza.
In serata la Dott.ssa Cinzia Pujia, libera professionista esperta in comunicazione, ha chiuso il cerchio di una panoramica a tutto tondo sulla comunicazione con un intervento molto accattivante sulle strategie comunicative dal titolo “Sapere guidare una comunicazione: frutto di conoscenza, consapevolezza e abilità”.
Questa giornata di approfondimento e dibattito è stata senza dubbio un momento formativo importante che ha permesso a tutti i partecipanti di acquisire maggiore consapevolezza su un tema che riguarda Istituzioni, media e cittadini: comunicare in Sanità problematiche che riguardano la sicurezza degli alimenti e la sicurezza nutrizionale è molto difficile soprattutto in questi anni in cui, come spiega la Prof.ssa De Giusti, “vecchi e nuovi pericoli si sono resi responsabili di emergenze di Sanità Pubblica vere o comunicate come tali. Nel processo di comunicazione la responsabilità della discrepanza tra rischio reale e rischio percepito dalla popolazione è una responsabilità condivisa da parte di tutti gli attori che entrano nel processo di comunicazione.”
In un contesto come quello in cui ci troviamo oggi, dunque, una cattiva gestione della comunicazione può avere ricadute estremamente gravi sulla popolazione, che può perdere la fiducia nei confronti degli organi responsabili del controllo e nei confronti dei media. Tutto ciò evidenzia la necessità di incentivare la formazione in tema di comunicazione nell’ambito della Sanità Pubblica ed in particolare nella gestione delle crisi e, nello specifico, delle situazioni di crisi determinate dal settore agro-alimentare.
L’obiettivo del convegno, centrato pienamente da tutti i relatori, è stato quello di trasferire gli elementi di base conoscitivi ed operativi sul tema della comunicazione nella gestione delle emergenze alimentari ad un pubblico di professionisti del settore che hanno potuto comprendere come un’efficace comunicazione si basi sulla preliminare comprensione e condivisione delle strategie comunicative. Strategie che devono essere progettate “in tempi di pace” per poter essere realmente efficaci nella gestione della “crisi”.