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ALTRO CEMENTO SULL’OSTIENSE

 

È passato un anno dal completamento dei lavori di pulizia e ripristino del canale di bonifica che corre parallelo alla Via del Mare fino all’altezza della Stazione Tor di Valle, confinando con gli impianti Acea di Teleriscaldamento e Depurazione Acque, ma i cattivi odori che periodicamente investivano il Torrino e Mezzocammino, provocando disagi alle popolazioni, non sono svaniti.
Forse è dovuto ad una costante manutenzione del canale o forse è il complesso dell’Acea, sta di fatto che saltuariamente lo sgradevole olezzo che avvertono anche i passeggeri del treno Roma-Ostia, non è scomparso e sarà interessante vedere come potrà essere giustificato dai promotori del mega progetto di edilizia residenziale e commerciale che prenderà il posto dell’ippodromo e allontanerà la realizzazione di un Parco sul fiume Tevere, promosso tra gli altri dal Wwf (http://www.wwf.it/), che doveva comprendere l’area del Tevere Magliana - ansa di Tor di Valle G.R.A.
A Tor di Valle tante abitazioni e un centro commerciale, magari una darsena sotto casa per alternare l’uso della macchina a quella della barca, prenderà il posto dei cavalli e del verde.
Un quartiere di elite, magari in stile londinese, che renderà la circolazione, già caotica in alcune fasce orarie, della via del Mare e dell’Ostiense un immenso ingorgo senza via d’uscita.
Ampliare la via del Mare o l’Ostiense è possibile solo per alcuni brevi tratti e la stazione di Tor di Valle è in attesa da anni di un restyling che la renda almeno provvista di pensiline e di accessi facilitati.
Tutta la linea Roma-Ostia ha necessità di un restyling per evitare che piova dentro alle stazioni e di un potenziamento del numero delle corse. Una percorrenza servita da tre differenti modelli di treno, da quello vecchio, privo di qualsiasi confort in estate come in inverno, a quello moderno, luminoso con ventilazione fredda o calda, passando per quello con la ventilazione timida, ma sono accomunati dalla mancanza di igiene interno e spesso di una pulizia esterna.
Tutta la zona è ricca di testimonianze romane e anche antecedenti, come dimostrano i ritrovamenti di ossa di elefante e di cervo del Paleolitico inferiore, ma anche di manufatti lasciati nell’abbandono come la chiesa evangelica e un imponente edificio che, anno dopo anno, si è visto spogliato delle tegole che formavano, con il loro rosso e bianco, dei disegni geometrici.
La lottizzazione di Tor di Valle è l’ennesimo esempio di edificazione a scapito dell’ambiente e con il rischio che l’operazione si dimostri un fallimento, vista l’attiguità dell’area da edificare con il rumoroso e puzzolente complesso dell’Acea. Chi vorrebbe pagare tanti euro per abitare in un luogo poco salubre?
Quello del costruire ovunque in Italia è il tema del libro La colata. Il partito del cemento che sta cancellando l'Italia e il suo futuro (Ferruccio Sansa, Andrea Garibaldi, Antonio Massari, Marco Preve, Giuseppe Salvaggiulo), edito da Chiarelettere, e della via più semplice per gli Enti Locali di guadagnarci, non nell’ambito corruttivo, coinvolgendo, dal Nord al Sud, nella febbre del mattone banchieri, cardinali, sindaci, deputati di destra e di sinistra.
Si continua a costruire, contribuendo al dissesto idrologico; nonostante ciò molti italiani sono senza casa perché mancano gli alloggi "sociali" (solo il 4 per cento sul totale contro il 18 per cento della Francia, il 21 per cento del Regno Unito).
Una colata di cemento sul Tevere potrebbe essere evitata solo se si ipotizzasse la riqualificazione dell’ippodromo, adeguandolo alle nuove esigenze tecnico-spettacolari, o realizzare il Parco sul fiume Tevere.


18 settembre 2010
gl

Informazioni:

http://www.torrinomezzocammino.net/

 



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