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LA SCULTURA A ROMA TRA MEDIOEVO E RINASCIMENTO

Il XV secolo è uno dei più significativi nella storia dell’Europa e dell’Italia; dal punto di vista politico la fine della Guerra dei Cento Anni e di quella delle Due Rose gettò le basi per il definitivo costituirsi dei regni di Francia ed Inghilterra mentre la Riconquista di Granada fece emergere la struttura unitaria della Spagna. In Italia si consolidarono stati di media potenza: Venezia, Milano, Firenze, Roma, Napoli che raggiunsero un alto livello di prosperità economica e di cultura. Le varie corti italiane divennero per tutto il secolo delle vere fucine culturali che dettarono legge in tutta Europa improntandone lo sviluppo artistico; il secolo si apre ancora legato a stilemi gotici ma poco dopo appaiono Donatello, Brunelleschi e Masaccio, e tutto cambia. Dalle forme preziose del gotico internazionale, capitolo di squisita eleganza nella storia dell’arte occidentale, si passa ad una diversa concezione, l’uomo è ricollocato al centro dell’universo, acquista una dignità ed un valore nuovo e a lui si volge l’interesse degli artisti, dei letterati dei filosofi. Donatello e Brunelleschi si distinguono per rigorose articolazioni spaziali che raggiungono effetti possenti di vitalità mentre Masaccio offre negli affreschi della Cappella Brancacci figure nobili e maestose animate da luce intensa. La rivoluzione artistica, in seguito chiamata Rinascimento, partì da Firenze ma ben presto si diffuse in varie città italiane e soprattutto a Roma  sede dei Pontefici che dopo la fine della Scisma d’Occidente avevano acquisito grande potere e furono generosi mecenati di tutte le forme artistiche del loro tempo. Una rapida carrellata sullo sviluppo della scultura della Roma tra la metà del XV secolo e quella del XVI si può apprezzare nella mostra che si tiene a Palazzo Venezia. Sono prese in esame opere di Donatello, Bregno e del giovane Michelangelo; si assiste al ripresentarsi dell’arte classica con il suo plasticismo, con il realismo vigoroso, con l’indagine profonda e diretta sull’uomo. Donatello (1386c.-1466) operò a Firenze, Roma e Padova lasciando opere insigni, Bregno (1418-1503) pur originario del Lago Maggiore lavorò in molte città dell’Italia Settentrionale ma fece di Roma la sede del suo successo; creò una fiorente bottega che per un trentennio dominò la vita artistica cittadina. Michelangelo (1475-1564) nella sua lunga vita sfornò capolavori di architettura, scultura e pittura universalmente noti. In tutti e tre, sia pure con angolazioni diverse, si assiste alla riscoperta dell’arte classica e all’imitazione dell’antico con risultati eccellenti. In mostra sono esposte solo ventinove opere divise in tre sezioni; la prima espone opere di Donatello tra cui spicca la Testa Carafa, una gigantesca testa equina in bronzo fusa per un monumento ad un Re di Napoli mai realizzata, la seconda esamina l’opera del Bregno e della scuola romana presentando sculure dell’artista e dei suoi collaboratori Mino da Fiesole e Giovanni Dalmata, a loro sono dovuti grandi frammenti scultorei della tomba di Paolo II Barbo, eretta in San Pietro e demolita nel primo Seicento, ora conservati nei depositi della Fabbrica di San Pietro.La terza sezione mostra lavori del giovane Michelangelo tra cui spiccano un San Giovannino proveniente dalla Chiesa di San Giovanni dei Fiorentini ed una piccola scultura, detta Eolo, rappresentante un putto con le gote gonfie già nella Chiesa di Capranica Prenestina vicino Roma. La mostra è una edizione ridotta, per motivi economici, di un progetto pensato a suo tempo di più ampio respiro e che avrebbe fornito un esame più accurato del periodo in questione ma comunque anche quanto esposto è sufficiente. La mostra è accompagnata dalla pubblicazione di un volume contenente venti saggi inediti di autorevoli studiosi del settore e da una guida della mostra.


LA FORMA DEL RINASCIMENTO
 
1 luglio2010
 
Roberto Filippi

 

Info:

LA FORMA DEL RINASCIMENTO
Donatello, Andrea Bregno, Michelangelo e la scultura a Roma nel Quattrocento

 

Roma
Museo nazionale del Palazzo di Venezia
www.galleriaborghese.it/nuove/spvenezia.htm
tel. 06/32810

Dal 16 giugno al 5 settembre 2010

Orario:dalle 10,00 alle 19,00 - lunedì chiuso


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