Purtroppo o per fortuna

Lacrime, sorrisi, ironia, malinconia, gioia di vivere, insoddisfazione, ingenuità, passione: questi gli ingredienti utilizzati dal bravissimo Paolo Virzì per offrire al suo affezionato pubblico uno squisito piatto agrodolce da gustare al caldo e al buio di una sala cinematografica.
“La prima cosa bella” è un film che fa onore alla grande commedia all’italiana. Un film che, lontano da inutili sentimentalismi, da voce – e che voce! – ad un’armonia di sentimenti magistralmente orchestrati da un registra che non tradisce mai e da un cast ricco di attori che sanno suscitare emozioni forti e genuine senza mai eccedere, nel rispetto dello spettatore che sorride e si rattrista per poi sorride nuovamente in un continuo andirivieni tra passato e presente.
La protagonista indiscussa è Anna, un donna fuori dal comune che negli anni Settanta è una ragazza e che oggi è un’anziana – è davvero difficile usare questo termine quando l’anziana è la splendida Stefania Sandrelli – affetta da una malattia che la condanna ad una morte ormai vicina.
E’ proprio l’avvicinarsi di questa inesorabile fine che riunisce i due figli al capezzale della madre, nella Livorno dove sono nati e cresciuti all’ombra di una donna così ingombrante e allo stesso tempo coinvolgente. Una donna che li ha amati alla follia senza però riuscire a proteggerli dalla sua vita sentimentale sempre al di sopra delle righe e dai suoi comportamenti incredibilmente ingenui e sfrenatamente passionali.
Il figlio maschio, Bruno, è scappato da Livorno nel tentativo di dimenticare un passato che non è mai riuscito ad accettare. E’ diventato un professore di lettere insoddisfatto e pessimista.
Valeria, sua sorella, è sempre stata al fianco della madre e, come lei, ama incondizionatamente la vita e trova sempre la forza di rialzarsi dopo ogni delusione o colpo basso.
Attraverso i ricordi di Bruno adulto, interpretato da un intenso Valerio Mastandrea inaspettatamente commovente anche in dialetto toscano, riviviamo le peripezie e le avventure di questa famiglia bizzarra trascinata per le strade di una splendida e spietata Livorno da una donna bellissima, candida e sensuale che attira a sé i guai come una calamita, suscita invidie e si guadagna le maldicenze di un ambiente cittadino piccolo ed egoista.
Tra sorrisi e lacrime vediamo Anna venire eletta “mamma più bella” ai bagni popolari nell’estate ‘71, la seguiamo mentre scappa di casa cacciata dal marito, maresciallo giustamente geloso, sorridiamo nel vederla alle prese con una fugace carriera cinematografica mentre fa la comparsa a Castiglioncello sul set di La moglie del prete, la spiamo duramente i suoi incontri passionali e ci compiacciamo dell'amore silenzioso che prova per lei il suo vicino Nesi, un eccellente Marco Messeri.
A dar corpo e anima alla giovane Anna ci pensa la brava ed incisiva Micaela Ramazzotti – moglie di Paolo Virzì – che evoca abilmente la Sandrelli senza mai cadere nella banale imitazione, riuscendo così a donare alla protagonista una carica emotiva e una solarità sorprendenti. 
Che dire di Stefania Sandrelli? Magnetica come sempre, perfetta complice di Paolo Virzì nel farci appassionare ad un personaggio eclettico, ricco di sfaccettature: una donna che con il suo entusiasmo vince il tempo e il male, impedendo loro di portarle via la sua esuberanza e la sua gioia di vivere, una donna che ha amato in ogni momento della sua vita, capace di un amore che, come confessa il figlio Bruno, “non da via da scampo, purtroppo o per fortuna”.

Linda Fratoni

La prima cosa bella

Titolo originale

La prima cosa bella

Nazione
Italia 2009
Genere

Commedia

Durata
116 min
Regia
Paolo Virzì
Cast

Valerio Mastandrea, Micaela Ramazzotti, Stefania Sandrelli, Claudia Pandolfi, Dario Ballantini, Marco Messeri, Aurora Frasca, Giacomo Bibbiani, Giulia Burgalassi, Francesco Rapalino, Isabella Cecchi, Fabrizia Sacchi, Sergio Albelli, Paolo Ruffini, Emanuele Barresi, Fabrizio Brandi, Michele Crestacci, Bobo Rondelli, Paolo Giommarelli, Giorgio Algranti

Trama:

Cosa vuol dire avere una mamma bellissima, vitale, frivola, imbarazzante? E’ il cruccio che ha accompagnato tutta la vita di Bruno, primogenito di Anna, fin da quando aveva otto anni. Tutto comincia nell’estate del 1971, quando assistendo alla tradizionale elezione delle Miss dello stabilimento balneare più popolare di Livorno, Anna viene inaspettatamente chiamata sul palco ed incoronata “la mamma più bella”. Da allora, nella famiglia Michelucci, arriva lo scompiglio e per Anna, per Bruno e per la sorella Valeria, inizia un’avventura che si concluderà solo ai giorni nostri, con un inattesa struggente riconciliazione.

RC- 1/2 - Anno IV 8 gennaio 2010

realizzato da

con il patrocinio di


Mediterranea


Percorsi Italiani


Visite guidate


ROMA CULTURA Mensile di Immagini, Suoni e Scritture
Registrazione Tribunale di Roma n.354/2005 del 19 settembre 2005
Direttore responsabile: Stefania Severi - Responsabile di Redazione:Claudia Patruno