Mediterranea

opera bosco
Artemisia 2009

"Tutte le opere  sono create per scomparire e tornare ad essere natura.
Un progetto radicalmente eco-sostenibile: agli artisti è vietato persino l'uso della carta perché non si trova in natura, ma è frutto di un procedimento industriale". 
E' in queste parole di Anne Demijttenaere, artista belga fondatrice con Costantino Morosin di Opera Bosco, il senso di un museo unico nel suo genere. Nei due ettari di bosco, nella Valle del Treja a Calcata, sono esposte quaranta opere realmente e pienamente ecologiche realizzate da artisti provenienti da tutto il mondo che la fondatrice, a detta del critico Philippe Daverio, "guida con piglio militante".
Sembra di essere nel Paese delle Meraviglie e invece no. Non siamo stati catapultati nel cartone animato di Alice ma ci troviamo in un luogo meravigliosamente reale.
Un Museo senza tele né cornici, senza cordoni protettivi né sale illuminate artificialmente.
Ad ospitare l’arte, qui ad Opera Bosco, è la Natura, con le sue ombre e i suoi riverberi, le sue foglie, i suoi rami, i suoi alberi, i suoi sassi, i suoi sentieri. Suoi, appunto, ma anche nostri nel momento in cui li osserviamo, li sfioriamo, li percorriamo, li viviamo.
La mostra itinerante, dal titolo Artemisia 2009, permette ai visitatori di muoversi tra splendide istallazioni di arte contemporanea che avvalorano l’intimo rapporto tra lavoro artistico e ambiente.
Arte, architettura e natura sono fuse insieme in una simbiosi inscindibile in cui ognuna di queste tre componenti valorizza ed influenza l’altra.
"Alla base del museo - spiega Anne Demijttenaere- l'idea di un'arte a impatto zero che supera il concetto di riciclo. Ci sono materiali che durano di più, come il tufo, ed altri che hanno una vita più breve. Ad esempio, la 'Porta di Liane' è rimasta in piedi dieci anni, proprio il tempo necessario perché le piante crescessero di nuovo. Ho potuto così creare una 'Porta Nuova' accanto alla prima oggi ridotta a un mucchietto di legnetti accatastati".
In base a questa filosofia ogni anno Opera Bosco si arricchisce di 10 nuove opere disseminate nel percorso della galleria di arte contemporanea, realmente a cielo aperto.
La quinta edizione della mostra-laboratorio inaugura lavori realizzati da artisti e studenti provenienti da tre prestigiosi istituti: l’Accademia di Belle Arti di Roma, l’Accademia di Belle Arti di Napoli e l’Accademia di Belle Arti di Viterbo. Questi artisti si sono confrontati con la filosofia e le tecniche dell’Arte nella Natura nel Museo Opera Bosco di Calcata, nell’Azienda Agraria dell’Università della Tuscia di Viterbo e lungo il Percorso Archeologico del Fosso Mandrione a Soriano nel Cimino.
Quest’anno, per la prima volta, le opere possono essere acquistate. È difficile pensare alla vendita di un’opera che non può vivere se non nel contesto all’interno del quale è nata ma, come ci insegnano gli organizzatori di Opera Bosco, tutto è possibile.
L’obiettivo è quello di sensibilizzare ed invitare i collezionisti di arte contemporanea ad entrare nel mondo straordinario dell’Arte nella Natura. Come fare? La risposta è davvero originale: promuovere un collezionismo innovativo e mettere a disposizione le sculture realizzate nel Museo offrendo la possibilità di diventare proprietari di un’opera d’arte eco-compatibile che vive in simbiosi con il Bosco. La creazione è affidata al collezionista, che può commissionare un’opera sorella realizzata in un luogo privato di sua scelta. Le opere acquistate sono georeferenziate, ovvero ancorate numericamente ad un punto del globo terrestre, e catalogate secondo il nome del collezionista in pubblicazioni telematiche e cartacee a cura del Museo. Inoltre ciascun proprietario ha diritto di usufruire dell’immagine e delle diciture dell’opera da lui acquistata.
Camminando lungo i sentieri del Museo Opera Bosco veniamo piacevolmente sorpresi da figure femminili distese che prendono vita dalla roccia, siamo catturati da una bocca rossa di sabbia nata dalla terra e realizzata in omaggio ad Artemide, dea della natura selvaggia, ci perdiamo nel cerchio perfetto di un sole fatto di canne di fiume e di foglie di palma, ci sentiamo piccoli sotto la scala alta otto metri fatta di canne di bambù, rimaniamo interdetti e al contempo affascinati dinanzi all’opera breve realizzata rifilando e disponendo una manciata di erba secca, un bocciolo di ciclamino, un rametto di salice e una foglia di edera ritagliata. A testimonianza di come non siano necessarie opere mastodontiche per mostrare la ricchezza di forme e colori che la natura offre alla creatività umana.
Opera Bosco, un luogo in cui la natura si fa arte, un’arte che nasce, invecchia e muore al ritmo della vita.

Linda Fratoni

Info

OPERA BOSCO - MUSEO LABORATORIO DI ARTE CONTEMPORANEA NELLA NATURA

Calcata (VT), Località Colle

Dal 16 maggio a dicembre

Orario: dalle ore 11 al tramonto

Tel 0761 588048
operabosco@operabosco.eu

www.operabosco.eu

RC- 6 - Anno III 3 giugno 2009

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