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IL VILLAGGIO DEI GEMELLI

Come nel vecchio film di fantascienza “Il villaggio dei dannati”, del quale recentemente è stato fatto anche un remake, in un piccolo villaggio brasiliano nascono moltissimi gemelli, tutti assai simili gli uni agli altri.
Ne parla lo storico argentino Camarasa, nel suo libro dal titolo: “Mengele, l’angelo della morte in Sudamerica”, che sta destando stupore e timori in tutto il mondo.
In questo minuscolo villaggio nei pressi di Candido Godòi, in Brasile, il numero di parti gemellari ha cominciato a crescere dagli anni sessanta, fino a raggiungere negli ultimi anni il 10% delle nascite, contro l’1-2 % delle popolazioni normali. Tra questi gemelli, inoltre, la maggior parte hanno occhi azzurri e capelli biondi. La inquietante teoria dell’autore è che il dottor Josef Mengele, tristemente noto per i suoi esperimenti sui bambini nei campi di concentramento, dopo essere sfuggito all’arresto dopo la guerra, avrebbe frequentato per lunghi anni gli abitanti del villaggio dei gemelli. Sarebbe stato questo, il teatro del successo dei suoi perversi esperimenti di duplicazione e arianizzazione di esseri umani.

Una squadra di studiosi dell’unità di genetica medica all’ospedale di Porto Alegre, guidata dalla dottoressa Ursula Matte, però, dopo aver compiuto studi accurati sugli abitanti del villaggio, tende a respingere l’ipotesi.
Gli abitanti di questo villaggio, sostengono, sono rimasti isolati per lungo tempo, sposandosi solo tra loro. In queste situazioni, è noto che tratti genetici rari possono amplificarsi all’interno del gruppo. Del resto, è noto che il villaggio fu fondato da immigrati tedeschi, e l’isolamento degli abitanti spiega anche come mai capelli e gli occhi chiari si conservino negli abitanti.
E molto probabile, pensano gli studiosi, che esistano uno o più geni che favoriscono i parti gemellari, che si stanno lentamente concentrando negli abitanti di questo villaggio. Purtroppo è impossibile con le tecniche attuali identificare questi geni. È noto da molto tempo, d’altra parte, che le nascite gemellari sono spesso ricorrenti all’interno di alcune famiglie. Inoltre, si conoscono altri villaggi di gemelli in altre parti del mondo: anche in quei casi si tratta di popolazioni molto isolate dal punto di vista della riproduzione.

È poi praticamente impossibile capire – dice la dottoressa Matte – come Mengele avrebbe potuto manipolare geneticamente la popolazione in modo così specifico. Effetti così accuratamente definiti, sono impossibili anche oggi, dopo cinquant’anni di progresso nelle conoscenze biologiche.

Marta Baiocchi

Bibliografia: New Scientist, 27 gennaio 2009


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