Mediterranea

UNA PERIFERIA DI TANTI SECOLI FA

Sovente lo studio della storia e della topografia dell’antica Roma porta a concentrare l’interesse sul centro monumentale della città ignorando tutto quanto vi è intorno, lacuna che da vari decenni la Sovraintendenza Archeologica del Comune va tentando di colmare effettuando scavi non di emergenza ma programmati in varie località del suburbio. Uno studio accurato è stato effettuato nel sito dell’attuale parco di Centocelle e nell’adiacente zona di Torre Spaccata ed il frutto è costituito da tre volumi, Centocelle I e II eTorre Spaccata pubblicati dall’editore Rubbettino, il primo nel 2004 gli altri nel 2007 e 2008. I volumi sono a cura delle archeologhe Patrizia Gioia e Rita Volpe che hanno coordinato gli autori dei saggi, mediamente una trentina per ogni volume, che esaminano la storia dell’area, i reperti archeologici, la conformazione geologica. La zona che va da Ciampino a Centocelle è il risultato di una grande colata di fango bollente eruttata dal vulcano che si trovava dove ora è il lago di Albano; il vasto pianoro fu ben presto occupato dalle popolazioni vicine e in epoca repubblicana fu sede di ville agricole che si ingrandirono in età imperiale e in molti casi durarono fino alla tarda antichità. Successivamente l’area ebbe destinazione agricola e pastorale con pochi casali sparsi finché nel 1909 ospitò il primo volo in Italia effettuato da Wilbur Wright. Nel 1923 fu costruito un grande aeroporto militare, intitolato a Francesco Baracca, che rimase in attività fino a metà degli anni ’50, in seguito il settore occupato dall’Aeronautica Militare si è di molto ridotto ed il rimanente è stato acquisito dal Comune di Roma che ne ha fatto un parco pubblico di 80 ettari dopo dure lotte per sgomberare l’area da occupazioni improprie che in parte ancora resistono. Gli scavi effettuati dalla Sovraintendenza hanno messo in luce numerosi resti di ville purtroppo molto danneggiati al momento della costruzione dell’aeroporto; una delle villa si pensa sia quella “ad duos lauros” molto citata dalle fonti come possedimento imperiale della famiglia di Costantino, è un edificio costruito in età repubblicana con interventi successivi sino in epoca tarda. Un’altra villa è detta “della Piscina” con un grande cortile centrale fiancheggiato da numerosi ambienti ed una piscina lunga 50 metri e larga 14 della capienza di mezzo milione di litri d’acqua; l’edificio risulta distrutto agli inizi del IV secolo. Vicino all’ottocentesco Forte Casilino si trovano i resti della villa “delle Terme” contenente un vasto impianto termale su una superficie di 630 mq. con fasi edilizie fino al VI secolo. Gran parte di questi scavi è recintata o è stata reinterrata e non è comunque visibile in quanto il parco è stato ed è oggetto di incursioni vandaliche che arrecano danni rilevanti. Dall‘altro lato della via Palmiro Togliatti si estende Torre Spaccata, una fascia di territorio di circa 60 ettari circondata da edilizia degli anni ’60, anch’essa originata dalla colata di fango vulcanica. In questa zona sono stati rinvenuti resti di edifici romani di varie epoche, sepolture, ceramiche ed ossa dell’Età del Bronzo, avanzi bruciati di un granaio dell’Alto Medioevo; purtroppo l’intera area è stata gravemente danneggiata da discariche ed usi impropri che rendono assai difficile ricostruire le stratigrafie archeologiche. E’ un’opera lunga e difficile che il personale della Sovraintendenza porta comunque avanti con impegno e passione per sempre meglio conoscere la storia di Roma.

Roberto Filippi.


realizzato da

con il patrocinio di


ROMA CULTURA Mensile di Immagini, Suoni e Scritture
Registrazione Tribunale di Roma n.354/2005 del 19 settembre 2005
Direttore responsabile: Stefania Severi - Responsabile di Redazione:Claudia Patruno