Mediterranea

un super caso umano

Si presenta subito bene Hancock, l'antisuper eroe che ruba il nome al primo firmatario della Dichiarazione di indipendenza degli Stati Uniti, stramazzato su una panchina in brache corte e sfondate, un rigo di bava che gli cola sul mento e circondato da un cimitero di bottiglie di whisky. Ma le grandi responsabilità che competono ad ogni super eroe incombono e quindi eccolo in azione, richiamato all'ordine da un ragazzino evidentemente avezzo agli uso e consumi del nostro, sfreccia nei cieli armato di bottiglia alla Superciuck, sbatte contro i grattacieli e investe in pieno uno stormo di gabbiani. Ed è subito chiaro che per gli stressatissimi abitanti di Los Angeles Hancock è ai limiti della sciagura. Sboccato, iracondo e perennemente ciucco provoca disastri esilaranti, riuscendo puntualmente ad inimicarsi le forze dell'ordine e a farsi maledire dai cittadini esasperati dalle sue "gesta eroiche". Persino quando in lui si risveglia una coscenza animalista e salva una balena arenata la ciambella non riesce col buco, perchè riesce si a lanciare al largo il cetaceo, ma nel volo centra in pieno un'imbarcazione.
L'America e in particolare Hollywood è paese delle grandi opportunità e c'è posto e speranza per tutt. ecco quindi la fatina buona di Hancock che ha le fattezze del family man Ray Embrey , il bravo Jason Bateman, idealista delle pubbliche relazioni che vorrebbe cambiare il mondo distribuendo farmaci gratis sotto il logo/slogan "tutto cuore". E' un cuore d'oro quello di Ray, probabilmente l'unico a ringraziare Hancock di avergli salvato la vita, e lo sa bene sua moglie, la bella Charlize Theron che vorrebbe il super eroe "de noantri" fuori dalla loro vita con la stessa determinazione con cui Superman schiva la Kryptonite...e non è un caso.

Hancock è l'unico super che non approda al cinema dai fumetti, non indossa nessuna tutina vezzosa e tutto sommato non ha neppure tanta voglia di salvare gli inermi cittadini, ma piuttosto sembra soggiacere ad un istinto ancestrale di cui non ha memoria. Già perchè a complicargli la vita c'è anche questo piccolo particolare, Hancock non ha la più pallida idea dellla sua identità, ricorda solo una ragazza e una sera di 80 anni prima di cui conserva solo due biglietti per vedere "La moglie di Frankstein" al cinema. Ed è qui rimarcato che Hancock non è figlio dei fumetti, ma del cinema appunto. Will Smith, evidentemente in possesso del tocco di Mida, riesce a creare una sintesi dei pregiudizi americani rispetto agli emarginati di colore e a sostenere bene una parte che, inizialmente ben delineata, si perde per strada insieme alla sceneggiatura che vira precipitosamente nella seconda parte del film. Peccato perchè l'inizio nei sobborghi di Los Angeles abitati da perdenti dalle grandi ambizioni e pendolari disillusi è veramente bello e molto vero.

Claudia Patruno

RC- 9 - Anno II 4 settembre 2008

Titolo originale
Hancock
Nazione
U.S.A. 2008
Genere
Fantastico
Durata
92 min.
Regia
Peter Berg
Cast

Will Smith, Charlize Theron, Jason Bateman, Daeg Faerch, Lauren Hill, Valerie Azlynn, David Mattey, Darrell Foster, Kate Clarke

Trama

John Hancockè un supereroe alcolizzato affetto da amnesia. Salva vite e arresta criminali, tuttavia i suoi interventi costano alla città di Los Angeles milioni di dollari per i danni che causa durante i suoi salvataggi e interventi. Gli abitanti della città esasperati arrivano al punto di essere addirittura stanchi della prensenza di Hancock. Un giorno Hancock salva Ray Embrey un PR deciso a sdebitarsi "ripulendo" l'immagine pubblica di Hancock.

 
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