Mediterranea

L'ARTE DI ARRANGIARSI

 

Negli ultimi anni, con il Giubileo del 2000, sono apparsi e moltiplicati i Bad & Breakfast e gli Holliday Room, due forme per un turismo economico, ma parallelamente a questa regolare offerta si è sviluppato un florido mercato dell’affitto clandestino delle camere.
Un mercato presente già negli anni ’70, ma che in questi anni è divenuto florido e, in certi casi, un’onesta fonte di reddito per pagare il mutuo o non rinunziare al proprio tenore di vita.
Piuttosto di dover fare qualche passo in più per andare in un supermercato meno costoso o rinunciare a esibire la propria auto, magari una di quelle ingombranti SUV, si preferisce affittare una camera del proprio appartamento o addirittura cedere il proprio letto e passare le notti sul divano.
Nessuna dichiarazione, nessuna ricevuta, un accordo in nero, per persone che forse preferiscono non farsi notare. Anche quando il proprietario rilascia una ricevuta, l’entrata economica non viene dichiara.

L’affittare una camera non è solo un escamotage per essere al passo con i mutui o alla vita, ma è anche una fonte di reddito come accadeva già negli anni ’80 con giovani benestanti che si emancipavano dalla famiglia affittando diverse camere del loro appartamento acquistato con i soldi dei genitori.
Dalle trecento alle cinquecentomila lire al mese, ora si trovano fogliettini appesi sulle pareti dei locali con offerte di affitto per una camera a 140,00 euro a settimana o 400,00 euro per un mese, mentre le proposte di una camera con regolare denuncia si aggira in torno ai 40,00 euro al giorno.
L’ingegno non finisce qui. In questi ultimi due anni un camping alle porte di Roma ha sempre più limitato lo spazio per tende e roulotte, per una “lottizzazione” della pineta con tante piccole casette prefabbricate, poco più che dei container, tutte uguali di un giallino zabaglione sbiadito. Un villaggio all’ombra dei pini marittimi, dopo aver sbancato collinette, sterrato e livellato il terreno, vialetti e muretti con traballanti patio. Delle scatolette tutte uguali. Qualcosa di più simile ad una casa che molti non hanno mai avuto.
Un allettante cartello offre un posto a 20,00 euro in camera doppia. Una camera doppia in qualcosa simile ad un container? Fertile immaginazione e il conto è fatto: 600,00 euro ogni trenta giorni per un single, ma per tre persone, una famiglia, 1.800,00 euro. Quale convenienza si può avere se non si ha uno sconto per lunghi periodi di affitto? A 1.800,00 euro al mese si trovano degli appartamenti comodamente ampi, per accogliere più di tre persone.

Un variegato mondo che accomuna l’imprenditore dal listino immobiliare occulto a chi cerca di sopravvivere all’incontrollato aumento della vita.
Un’economia sommersa rappresentata non solo dal “bravo” artigiano, oltre al medico e all’avvocato che non rilascia la ricevuta, ma anche da un affitto in nero.

Una jungla affittuaria che confonde la convivenza dalla locazione e chi affitta senza ricevute potrebbe andare incontro a vertenze economicamente estenuanti con inquilini-conviventi che reclamano, al termine della coabitazione, parte della proprietà.

 

 Gianleonardo Latini

 


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