Mediterranea

Mio fratello è figlio unico

Tratto dal romanzo di Antonio Pennacchi 'Il Fasciocomunista', il film narra – come da sottotitolo del libro – la “vita scriteriata di Accio Benassi”.
Lucchetti riporta efficacemente nel suo film l’irrequietezza e l’insoddisfazione del protagonista, così come Elio Germano riesce molto bene ad interpretarla.
Il film conta su un cast valido e ben assortito ed una ricostruzione dell’Italia dell’epoca leggera ed ironica, volta a mettere in evidenza non tanto il conflitto politico quanto quello tra i due fratelli.
Il risultato risulta però troppo benevolo e accondiscendente, indicando nella famiglia l’unico valore in grado di mettere pace negli scontri ideologici di qualsiasi momento storico. Ecco così sottolineate le diversità tra i due fratelli, i loro caratteri ed esigenze di vita che li portano ad un progressivo allontanamento, salvo poi rivelarsi entrambi problematici e pericolosi e, quindi, ancora una volta fratelli che trovano la loro unica consolazione nel legame familiare. Manca, insomma, un’approfondimento sugli ideali che sottendono le scelte, anche politiche, compiute dai due ragazzi, mentre è fin troppo evidente la ricerca da parte di Accio di un equilibrio che riesca a fargli superare il banale “o sei con me o sei contro di me”.
Detto questo, le interpretazioni dei protagonisti sono assolutamente di rilievo, fatta eccezione per uno Scamarcio sotto tono, ormai troppo preoccupato di sciorinare il suo celeberrimo sguardo-intenso-cerchiato per riuscire a star dietro agli ottimi Germano, Finocchiaro e Zingaretti.

Giulia De Mare

Mio fratello è figlio unico
 
Titolo originale
Mio fratello è figlio unico
Nazione
Italia, 2007
Genere
Drammatico
Durata
100 minuti
Regia

Daniele Luchetti

Cast

Riccardo Scamarcio, Elio Germano, Angela Finocchiaro, Massimo Popolizio, Luca Zingaretti.

Trama: Manrico e Accio Benassi sono due fratelli estremamente diversi, almeno in apparenza: tanto il primo è affascinante e benvoluto da tutti quanto il secondo è piantagrane e dissennato. Sullo sfondo dell’Italia degli anni sessanta, le vicissitudini di Accio lo vedranno dapprima al seminario, poi nelle file del MSI e successivamente alla conversione politica. Il tutto scandito dal continuo confronto-scontro con Manrico, che li renderà rivali in politica ed in amore.

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