Mediterranea

boris

La prima serie prodotta da Fox Italia, è stata preceduta da una vasta promozione che ha caricato gli spettatori di forti aspettative. Ed in effetti la propaganda pubblicitaria ha mantenuto le promesse e “Boris” si è rivelata assolutamente all’altezza delle previsioni, riscuotendo consensi di pubblico e diventando già un piccolo “cult” del genere.
Questa dissacrante rappresentazione del mondo delle fiction si colloca sulla scia di un genere già collaudato, che ha avuto spassosi e riuscitissimi precedenti oltreoceano: basti pensare al film di Michael Hoffman “Bolle di sapone”, che già nel 1994 demoliva tutta una serie di clichè sulle soap opera.
Il successo di “Boris”, tuttavia, sta nella sua specifica descrizione del panorama italiano, che porta all’ennesima potenza tutto quel sottobosco di raccomandazioni, di compromessi e di superficialità che caratterizzano tanta parte dei nostri palinsesti.
Certo, il ritratto è sconsolante e lo spettatore medio è descritto come culturalmente mediocre e passivo, ma mai alla deriva quanto la troupe televisiva che ha fatto dell’arte dell’arrangiarsi la propria missione.
Il cast è davvero ottimo e ben assortito e fra tutti spiccano Francesco Pannofino, totalmente a suo agio nei panni del disincantato professionista e Pietro Sermonti, che, ormai smessi i panni dello stucchevole Guido Zanin in “Un Medico in Famiglia”, riesce finalmente a farsi apprezzare nei panni scomodi del divo borioso e insulso.
Insomma, un ottimo prodotto che, nell’approssimarsi della sua fine, ci vede già nostalgici a cantare il motivetto della sigla.

Tati Brinkmann

boris
Titolo originale
Boris
Regia
Luca Vendruscolo
Cast
Pietro Sermonti, Caterina Guzzanti, Carolina Crescentini, Francesco Pannofino, Ninni Bruschetta, Antonio Catania, Alessandro Tiberi, Giorgio Tirabassi, Luisa Ranieri, Cecilia Dazzi, Margot Sikabonyi, Roberto Herlitzka, Valerio Mastandrea.
Trama:“Boris” è una serie (o, come recita il sottotitolo, “fuoriserie”) che descrive il mondo delle fiction a metà strada tra il satirico ed il realistico. Ideale cicerone attraverso il set di Cinecittà è l’idealista e inesperto stagista Alessandro, spettatore di raccapriccianti sfilate di trash, capricci e trovate surreali per “portare a casa la scena” alla fine di ogni giornata.
L’improbabile troupe televisiva sta girando “Gli occhi del cuore 2”, la seconda stagione di una fiction che non sta ottenendo gli ascolti sperati ed in cui nessuno sembra credere.
Assistiamo così alle peripezie di Renè, regista che, abbandonata ogni velleità artistica, cerca di far recitare gli “attori-cani” che lo circondano; di Corinna, pessima attricetta bella e raccomandata; di Stanis, il divo che non ama l’”italianità” e che si sente al di sopra di chiunque; di Arianna, l’assistente alla regia inflessibile e attenta, ma molto più umana di quanto sembri. E, soprattutto c’è Boris, il pesce rosso di Renè costretto ad assistere ai quotidiani contrattempi con gli attori, ai problemi con la produzione ed alle incredibili urgenze dell’ultimo minuto che costringono regista ed assistenti a trovare gli escamotage meno ortodossi per riuscire a rientrare negli strettissimi tempi di lavorazione.

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