Mediterranea

Onda tropicale

La caratteristica più spiccata della forza interpretativa di Fiorella Mannoia, la perfezione nello scandire il canto, rimane intatta ed esaltata nell'Onda tropicale che ci ha piacevolmente investito in pieno inverno. Questo nuovo progetto dell'interprete romana rappresenta un'impegno onorato con le sonorità suadenti del Brasile, già sperimentate nella versione meravigliosamente adattata de "Il culo del mondo" di Caetano Veloso, immancabile calssico delle esibizioni dell'interprete romana. Un assaggio l'artista lo aveva già concesso durante l'ultimo tiour invernale, con l'anteprima live di "Mama Africa" che già faceva ben presagire.
Undici duetti sei dei quali interpretati in lingua portoghese, “una dichiarazione d’amore al Brasile, al suo popolo, alla sua musica e ai suoi artisti” ed in coda lei sola per la chiusura a ricordarci che "quel che vale davvero è restar vivo".
Grande sensibilità musicale e coraggio stilistico, qui non troverete il Brasile da trenino di capodanno, ma la strada assolata, il senso di umanità, la comprensione, la sensualità,la partecipazione. Una convivenza musicale che diventa lezione di vita, contro le avversità della vita, per cantare l'amarezza di chi non è rappresentato in alcun modo nel nostro mondo globalizzato.

Registrato tra Roma e Rio, Arezzo e Salvador de Bahia l'Onda Tropicale è un ponte fra due culture stereotipate, la nostra che ci vuole Italiani brava gente alla pagopretendo e quella carioca percepita con facilloneria come un perenne carnevale.
Come un viaggiatore che rovescia la valigia sul letto dopo un lungo viaggio, l'album si apre "con ho canzoni e momenti, io non so come spiegare, in cui la voce è uno strumento...e di questo matrimonio vive la mia professione" (Canzoni e momenti), ma già si corre sul filo della memoria: “13 di maggio”, la fine della schiavitù. E poi la prima monumentale impressione del Brasile, che ben conoscono quanti vi sono arrivati via mare,le due montagne gemelle che vegliano su Rio de Janeiro(“Dois Irmaos”); il tempo per l'ultimo lungo addio alla propria terra (“Un grande abbraccio”), la dolcezza di “Senza un frammento” e la suadenza de “A felicidade”. “Mas, que nada”, l'insostenibile leggerezza dell'essere, è forse il momento meno incisivo perchè sentiero fin troppo battuto e recentemente riproposta anche dai Black Eyed Peas.

Gran bel disco, grande classe e adesso aspettiamo di acoltarlo dal vivo.

MDM

Onda tropicale

01.Canzoni e momenti
02.13 di maggio
03.Cravo e canela
04.Dois Irmaos
05.Mama África
06.Un grande abbraccio
07.Senza un frammento
08.Kabula lè lè
09.Vivo!
10.Mas, que nada
11.A felicidade
12.Canzoni e momenti
13.Vivo! (bonus track)

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