Mediterranea

St. Elsewhere

Decisamente il 2006 è stato l'anno del ritorno trionfale della psichedelia, non fa eccezione il multiforme esordio di Gnarls Barkley: "St. Elsewhere", titolo chiave che cita il titolo di un serial anni'80, e come molte aspetti della band gioca con le citazioni cinematografiche.

Non siamo in presenza delle ingannevoli nebbie infantili di Jim Noir, ma di un robusto impianto ritmico sul quale si imprime la voce di Cee-Lo. La psichedelia incontra l'hip hop e dall'alto dei cieli piomba sui marciapiedi newyorkesi, diventa uno psycosoul per sfuggire alla ropria identità. Ed in fondo è proprio questa la missione di Gnarls Barkley, sfuggire al proprio ruolo ed assumere una nuova identità.

Per citare Manzoni "Carneade..chi era costui?!", non certo il celebrato giocatore di basket NBA Charles Barkley. Dietro al cacofonico pseudonimo si cela una strana coppia all'altezza del duo Matthau/Lemmon, ossia il producer Danger Mouse, al secolo Brian Burton, e il vocalist Cee-Lo Green, alias Thomas Callaway.
Un singolo eccezionale, "Crazy" che trae ispirazione della colonna sonora di un western italiano, "Preparati la bara!" con Bud Spencer e Terence Hill , diventa il caso musicale del 2006 ed una serie di esibizioni "a tema" (a Coachella salgono sul palco vestiti da streghe e agli MTV Music Awards si esibiscono in tenuta Star wars con tanto di Jedi e cloni) creano, pur senza una grosa campagna promozionale, il successo del duo.

Paradossalmente è proprio il sorprendente successo del singolo ad oscurare la bellezza dell'album d'esordio, penalizzato dall'onnipresenza del singolo tormentone.
Ottima la scura e minacciosa "Boogie Monster" che, come in "Crazy" vive sullo scontro basso/voce, ossessioni necrofile nella disturbante "Necromancer " che ricorda l'ipnosi di "Sir PsycoSex" dei Peppers era Blood Sugar...
In "Feng Shui" e "Transformer" diventano troppo evidenti i rimandi agli Outkast di Stankonia, ed i limiti dell'esordio si notano essenzialmente nei brani maggiormente classificabili o riconducibili al crossover che pure è il pane quotidiano di Danger Mouse.
Sopra le righe "Smiley faces" e l'irreverente anthem di "Who cares": "Everybody is somebody, but nobody wants to be themselves".

Ci concediamo anche noi la nostra citazione cinematografica e consigliamo St. Elsewhere come Salvatores "a tutti coloro che stanno fuggendo".

MDM

St. Elsewhere

01. Go Go Gadget Gospel
02. Crazy
03. St Elsewhere
04. Gone Daddy Gone
05. Smiley Faces
06. Boogie Monster
07. Feng Shui
08. Just A Thought
09. Transformer
10. Who Cares
11. Online
12. Necromancer
13. Storm Coming
14. Last Time

http://www.gnarlsbarkley.com/


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