|    micecars: 
                      i'm the creature 
Tamurriata romana: E' nata 'na criatura! Ed era veramente 
                      molto attesa, i genitori orgogliosi sono i Micecars al - 
                      finally! - debutto. 
                    "E' difficilissimo presentarsi da soli. Quando andiamo 
                      alle feste rimaniamo in disparte. Ci puoi trovare vicino 
                      all'angolo bar. Ogni tanto balliamo. E quando ci rivolgono 
                      una parola, balbettiamo. Siamo i MiceCars e abbiamo fatto 
                      un demo, tre anni fa. Se ne è parlato un po', forse 
                      troppo. Molti si sono domandati che fine avessimo fatto: 
                      "Si sono sciolti." "Hanno partecipato a Giochi 
                      Senza Frontiere e si sono giocati il fil rouge." "Si 
                      sono chiusi in casa con il Maestro Pregadio per imparare 
                      a suonare." Leggende metropolitane. Più semplicemente: 
                      abbiamo fatto un disco. Ed esce in questi giorni." 
                    Questa la presentazione che la band romana fa di se stessa 
                      e ci sarebbe veramente poco da aggiungere allo stato di 
                      grazia in bilico fra l'autoironia e l'emotività che 
                      impregna l'ottimo esordio. "I'm the creature" 
                      arriva dopo un'attesa spasmodica alla "mezzogiorno 
                      di fuoco" ed esilarente creazione di opposte fazioni 
                      su un disco peraltro non ancora uscito. Oscar Wilde approverebbe 
                      di certo il can can scatenato e anche chi scrive si è 
                      divertito non poco a tenere conferenze colte in merito. 
                       
                       
                      Diciamo subito che dopo il fumo è arrivato anche 
                      l'arrosto, i dodici brani di cui si compone "I'm the 
                      creature" formano un gustosissimo caleidoscopio di 
                      suoni e umori, un indie-rock "vera veramente" 
                      accatrtivante e ben arrangiato. Andateli ad ascoltare dal 
                      vivo, fino al 31 marzo saranno a spasso - pardon, in tour 
                      - per il bel paese. 
                    Bello, ben scritto e ben suonato, d'altra parte i quattro 
                      romani non sono alle prime armi provenedo da una gavetta 
                      maturata con Carpacho, Catclaws, No Hay Banda Trio. Al fine 
                      della fiera immagino che più o meno dovunque leggerete 
                      che ricordano - nell'ordine - Pixies, Dinosaur Jr., Pavement, 
                      Guided By Voices, Broken Social Scene ecc.... è importante? 
                      Aggiunge o toglie qualcosa ad un ottimo disco d'esordio? 
                      ASSOLUTAMENTE NO. Se almeno una volta si riuscisse ad essere 
                      contenti di qualcosa senza fare tanto i tromboni...certo 
                      se avessero suonato il mndolino... 
                    MDM 
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