Mediterranea

Riflescienza:
GLI IGNOBILI NOBEL

Si è svolta poche settimane fa, presso l’università di Harvard, la cerimonia annuale di assegnazione dei premi Ig Nobel, per le ricerche scientifiche più strampalate o di incerta utilità. Le parole “Ig Nobel”, infatti, hanno in inglese la stessa pronuncia dell’aggettivo “ignoble”, cioè ignobile. Tutte le ricerche premiate sono state realmente condotte e pubblicate su riviste scientifiche accreditate.
Tra i premiati quest’anno: per la medicina, uno studio sugli effetti collaterali nei mangiatori di spade; per la fisica, una ricerca su come si formano le grinze sulle lenzuola; per l’aviazione, lo studio degli effetti del Viagra sul cambiamento di fuso orario nei criceti; per la chimica: un metodo per la produzione dell’aroma di vaniglia dagli escrementi di vacca; per la linguistica: la dimostrazione che i ratti di laboratorio non distinguono l’olandese pronunciato a rovescio dal giapponese pronunciato a rovescio.
I premi Ig Nobel vengono conferiti annualmente dal 1991, pochi giorni prima dell’ assegnazione dei Nobel a Stoccolma, e consegnati ai vincitori da scienziati insigniti di premi Nobel autentici. Fino al 2006, quando la pratica è stata interrotta per ragioni di sicurezza, il lancio rituale di aeroplanini di carta sui vincitori era consentito e incoraggiato. La formula augurale che conclude la cerimonia recita: “Se non avete vinto un Ig Nobel quest’anno, ma soprattutto se l’avete vinto, possiate avere maggior fortuna l’anno prossimo!”
Tra i premiati illustri del passato, uno studio sull’effetto terapeutico del massaggio rettale sul singhiozzo renitente. Una dimostrazione sperimentale della legge di Murphy, per la quale una fetta di pane imburrato cade sempre sul pavimento con la faccia imburrata verso il basso. La descrizione delle procedure di trattamento di urgenza in casi di intrappolamento del pene nella cerniera dei pantaloni.
Ultimo, ma non meno importante, il celebre articolo, pubblicato nel 1998 dall’importante rivista Nature, sulla memoria dell’acqua. Come molti ricordano, l’articolo descriveva alcuni effetti sul sistema immunitario da parte di soluzioni di farmaci così diluite da non contenere più nessuna molecola del farmaco stesso. L’articolo ebbe una risonanza enorme, perché rappresentava la prima (e unica) dimostrazione scientifica a supporto delle terapie omeopatiche. Quando gli esperimenti vennero ripetute alla presenza di un esperto anti-frodi e di un esperto prestigiatore, i risultati non vennero più osservati, e presto la questione venne seppellita nel ridicolo.
Non tutte le ricerche, tuttavia, sono davvero inutili o sgangherate: in molti casi, si tratta di modelli sperimentali che, per quanto buffi, sono correlati ad aspetti conoscitivi o tecnologici importanti.
Le cerimonie di assegnazione degli Ig Nobel sono seguite con grande divertimento dalle comunità scientifiche di tutto il mondo, ed è condivisa l’idea che contribuiscano a rendere maggiormente popolare al vasto pubblico la ricerca scientifica in generale e nei suoi aspetti più problematici e concreti.
Sul sito http://improbable.com/ è possibile trovare la lista completa dei vincitori, con le referenze bibliografiche agli articoli scientifici originali, nonché i video delle presentazioni annuali.

Marta Baiocchi


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