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Mediterranea

Gita fuori porta

Esiste una taciuta regola aurea in base alla quale ai primi caldi nelle nostre sale inizia un fiorire di film "de paura" in un crescendo rossiniano che a settembre trova massimo fulgore e rullo di tamburi finale. Ed ecco infatti puntuale "Le colline hanno gli occhi", remake della pellicola omonima di Wes Craven datata 1977 ad opera di Alexandre Aja, giovane talentuoso già dietro la macchina da presa per "Alta Tensione".

Sulle note della solare California dreaming i Carter, la - solita - allegra famiglia americana, parte in cmaper per una gita attraverso il deserto del Nevada in direzione di San Diego. Paesaggi da Far West, strade che si perdono nel vuoto ovviamente deserte e non battute - al punto che ci si domanda chi e perchè diavolo le costruisca queste benedette roads. Spirito yankee ai massimi della sua espressione e ...ZAC trappolone sulla strada che blocca i nostri nel mezzo del nulla a chilometri dal mondo civile, ammesso che gli Stati Uniti siano un paese civile.
Che fare...che dire... ecco che saltano fuori i cattivi di turno, una famiglia di minatori resi deformi in seguito alla radiazioni subite durante gli esperimenti atomici nel deserto.
A questo punto chi scrive non ha trattenere uno sbroffo di risa nel ricordo del Pupazzo Gnappo di Mai dire gol,vittima anch'esso di mutazione in quel di Mururoa...Ma torniamo al film: brutti, sporchi e soprattutto cannibali e siccome "l'uomo è una bestia" - come diceva Bracardi - i buoni ingaggiano una lotta per la sopravvivenza all'ultimo sangue...è proprio il caso di dirlo. Come sempre il campionario di ovvietà sui malesseri della società americana viene sciorinato per incensare le alte pretese di una pellicola sinceramente splatter, la coscienza sporca della superpotenza, la patina di fantismo religioso, il buonismo perbenista e il mite eroe che diventerà il più spietato dei killer fino a quando tutti, chi per un verso chi per l'altro, avrà perso la partita alla fine.

Niente di nuovo sotto il sole, a cercare bene si può rilevare un raro caso di remake migliore dell'originale, ma già la pellicola di Wes Craven risultava debuluccia al confronto con "L'ultima casa a sinistra" o "Non aprite quella porta", due filmucci contemporanei che sì trasudavano malessere ed ancora oggi sono veramente una visione che disturba non solo gli occhi.

Se proprio si vuole fare una riflessione cinematografica sul significato degli esperimento nucleari nel deserto sarebbe più sensato, e amaro, pensare al destino di John Wayne.

Comunque siamo a settembre el avampa d'agosto è passata... fra poco arriva il film dei Vanzina.

G.Kaplan

Le colline hanno gli occhi

Titolo originale: The hills have eyes
Nazione: U.S.A.
Anno: 2006
Genere:Horror
Durata: 107'
Regia: Alexandre Aja
Cast: Aaron Stanford, Vinessa Shaw, Kathleen Quinlan, Laura Ortiz, Michael Bailey Smith, Dan Byrd
Sito ufficiale: www2.foxsearchlight.com/thehillshaveeyes/
Trailer:www.apple.com/trailers/fox_searchlight/
thehillshaveeyes/


Trama:
Bob ed Ethel Carter sono in viaggio verso la California con tutta la loro famiglia: Brenda, 19enne, Bobby 21enne, Lynne, la maggiore sposata a Doug Woos e la piccola Katy di 6 mesi. Bob, poliziotto in pensione, desideroso di visitare una miniera d'argento abbandonata, lasciata l'autostrada, porta la tribù in un deserto collinoso e non desiste neppure dopo che il vecchio benzinaio Fred gli ha oscuramente preannunciato grossi pericoli. Le colline, infatti, sono popolate da una famiglia selvaggia, originata da Jupiter, figlio di Fred reso deforme dalle radiazioni in seguito agli esperimenti nucleari nel deserto...


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