Distillati Municipali


Mediterranea

Mostra Roma Contemporanea
a cura di Claudia Patruno

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1/9 unosunove Galleria d’arte contemporanea
via degli Specchi, 20 (Palazzo Santacroce)
IVAN NAVARRO / LOS CARPINTEROS
Sino al 15 settembre 2006
Tel. 06/97613696 - 3608371
www.unosunove.com

L’artista cileno Ivàn Navarro realizza sculture luminose, sviluppa il concetto di conversione dell'energia, ispirandosi ad oggetti e materiali d'uso quotidiano, creando situazioni che svelano veri processi di trasformazione. L'energia elettrica è stata usata nel suo lavoro in diverse forme. Nella proposta romana troviamo una scala e un pozzetto, illusoriamente senza fondo, giocando con uno specchio e dei tubi di neon.
Mentre il duo cubano Los Carpinteros mostra la realtà più possibile aderente a logiche inedite e propongono disegni illusori dal duplice senso, investigano le discordanze di elementi e le ambiguità insite nella natura degli oggetti, amplificano il lato assurdo delle cose per trovare spiegazioni plausibili con uno sguardo sempre molto puntuale sulla realtà. Gli artisti commentano il nostro mondo parafrasando l'architettura e gli strumenti che circondano il nostro presente, trasformano gli oggetti moltiplicandoli, fanno leva sull'istinto visionario e trasformano le committenze in dichiarazioni d'intenti.

Museo di Roma in Trastevere
FRANCESCO ZIZOLA - EMILIO GENTILINI
Sino al 24 settembre 2006
Tel. 06/5816563
www.comune.roma.it/museodiroma.trastevere

Il Museo di Roma in Trastevere ospita due importanti mostre, ognuna un racconto della vita e della storia attraverso i volti della gente comune: Born Somewhere fotografie di Francesco Zizola e Donne di Trastevere fotografie di Emilio Gentilini.
Born Somewhere racconta, attraverso 90 fotografie, le condizioni di vita di bambini di trenta paesi in cui Zizola ha lavorato per tredici anni. Paesi in guerra, sfruttamento minorile, campi profughi, sfilate di moda per bimbi, l’alienazione di certe realtà nei bambini della società nipponica; un affresco di rara efficacia, che prende in considerazione i quattro punti cardinali, cinque continenti, quasi trenta paesi visitati. Francesco Zizola ha iniziato questo lavoro alla fine degli anni ‘80, andando in giro — da paesi industrializzati a quelli del terzo mondo — documentando le condizioni di vita dei bambini.
La mostra Donne di Trastevere fotografie di Emilio Gentilini, illustrata da un catalogo edito da Palombi, racconta con oltre cento immagini la storia di Trastevere negli anni 1971 e 1972 attraverso i volti dei suoi abitanti in un omaggio poetico e malinconico al rione e alle sue donne. I primi anni ’70 sono gli anni in cui la modernità incalza, gli anni in cui le ragazze di Trastevere in minigonna si affacciano idealmente sul mondo nuovo. Sono gli anni in cui ancora resiste la rigorosa separazione dei sessi negli spazi pubblici, ma le donne, quasi rovesciando simbolicamente la servitù della casa patriarcale, ne sono le protagoniste, sono la voce del quartiere, le animatrici della vita quotidiana.

Galleria Antonio Battaglia
vicolo del Bollo 13
MARTIN BOROWSKI
Sino al 15 settembre 2006
Tel. 06/97606991
http://www.galleriaantoniobattaglia.com

Si tratta della prima personale italiana dell’artista tedesco Martin Borowski, con il patrocinio del Goethe-Institut Rom, dal titolo Walls and Still Life. I suoi quadri sono una straordinaria messa a fuoco di oggetti, di spazi interni e di vedute della città, tutti caratterizzati da una forte tensione metafisica. Le tele sono scandite da stesure cromatiche nette, e gli oggetti subiscono una vera e propria esaltazione qualitativa in forza del colore. Nei quadri di Borowski il problema della visione attuale e delle relative capacità rappresentative della pittura, trovano risposta in una nitidezza rappresentativa che è del tutto coerente alla nuova modernità del nostro presente.

Nextdoor
via di Montoro 3
FRANCISCO DE CORCUERA
Sino al 31 luglio 2006
Tel. 06/45425048

Corcuera, che lavora in serie, chiama questo ciclo Tangier Suite, descrive il processo creativo del complesso rapporto tra colore, spazio e idee: “Ricopro la tela di bagni di gesso diluito, con una gamma di terre dal chiaro allo scuro. Quando è asciutta, lumeggio e scurisco finché è raggiunta una superficie alquanto illusoria. Poi divido tale superficie in aree, una geometria di base, che successivamente riempio con casuali nomi, testi, numeri, segni parzialmente cancellati, usando nuovi bagni o il colore. Infine ricomincio tutto da capo, ripetendo il procedimento iniziale tutte le volte necessarie, finché il dipinto sembra finito. A questo punto la superficie e' verniciata generando porzioni di strati nascosti di sotto-pittura".

Museo Nazionale d'Arte Orientale
100 ANNI DI TOKYO
Sino al 3 settembre 2006
Tel. 06/4874415 - 4875077

La mostra, già presentata in Europa e in Italia, mostra la convivenza tra antico e moderno evidente nelle fotografie scattate nell’arco di più di un secolo, dal 1890 al 2000, da artisti giapponesi, ha attratto un vasto pubblico. Le immagini esposte consentono, infatti, di ripercorrere non solo l’evoluzione della città, che abbandona poco a poco il suo aspetto tradizionale per divenire la metropoli che conosciamo, ma anche alcune tappe della storia della fotografia. Le più antiche riprese sono nove “foto Yokohama”, preziose albumine acquerellate a mano, risalenti agli anni 1890-1900 che illustrano degli angoli caratteristici della città. Importanti edifici, come il Palazzo Imperiale, i Ministeri di recente costruzione, il Dipartimento della Polizia, sono raffigurati in diciotto collotipi a colori, datati tra il 1890 e il 1910. Ventisei stampe vintage di famosi fotografi degli anni Venti e Trenta raffigurano soprattutto persone o scorci cittadini. Intorno al 1930 la diffusione del “graphic journalism” dà vita alla figura del fotoreporter indipendente che documenta con mezzi più agili, quale la fotocamera portatile, la vita quotidiana. E proprio questo intento documentario hanno le fotografie che ritraggono alcuni quartieri ridotti in macerie dalla guerra. Ma anche in Giappone il dopoguerra è animato dalla forte volontà di risorgere e mutare il proprio aspetto: datano alla fine degli anni Cinquanta le fotografie in cui è evidente l’industrializzazione, il boom economico, l’apertura alle mode occidentali.
Negli anni Sessanta lo scenario è ormai definito: Tokyo fitta di grattacieli, ospita i Giochi Olimpici (1964) e il concerto dei Beatles (1966); le idee politiche che giungono dell’Occidente provocano i moti studenteschi all’università nel 1969. Il processo di modernizzazione è inarrestabile come testimoniano le fotografie degli ultimi decenni del secolo.

Galleria Nazionale d’Arte Moderna
GALILEO CHINI
Sino al 10 settembre 2006
Tel. 06/32298221

Dall’Art Noveau alle influenze del soggiorno nel Siam, la mostra vuole celebrare, a cinquant’anni dalla morte, l’artista fiorentino Galileo Chini, ripercorrendo tutte le tappe della sua intensa e multiforme attività e proponendone, per la prima volta, una lettura a tutto tondo, che ricapitola i significativi passaggi dalla grande decorazione alla pittura, dalla ceramica all’arte vetraria e al lavoro per il teatro.


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ROMA CULTURA Mensile di Immagini, Suoni e Scritture
Registrazione Tribunale di Roma n.354/2005 del 19 settembre 2005
Direttore responsabile: Stefania Severi - Responsabile di Redazione:Claudia Patruno