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X Men – conflitto Finale

Eccoci a commentare l’ultimo (forse?) episodio della Saga degli X Men.
Questo filone - al pari di Spider Man - è sicuramente quello che si avvicina di più alla trama ed allo spirito fumettistico iniziato da Stan Lee, padre della Marvel.
Il passaggio di testimone alla regia (da Brian Singer a Brett Rattner, già regista di Red Dragon) imponeva quanto meno una curiosità iniziale per quanto riguarda la riuscita del film.
Il collaudato Singer era sinonimo di successo, soprattutto dopo averci regalato X Men 2, sicuramente il più riuscito dei tre.
Ad ogni modo Rattner è riuscito a mantenere alta la soglia di attenzione e ci ha fornito spunti di riflessione certamente non banali.
Il cardine del film è rappresentato dalla “cura” che una casa farmacologia ha approntato per far diventare i mutanti esseri umani normali.
Nell’America post-11 settembre affrontare argomenti quali guerra tra bene e male, diversità, emarginazione ed integrazione non è assolutamente facile e scontato.
La cura fornita per debellare il “Fattore X” è una cura a cui sottoporsi in modo volontario, ma cosa può impedire che questa libertà diventi coercizione?
L’approccio all’argomento suscita sentimenti diversi in ogni mutante, sentimenti che portano valore aggiunto alla causa: c’è chi si unisce a Magneto per convenienza, chi sperando di sopravvivere e chi – come Magneto stesso – agogna al predominio della propria “razza” su un’altra.
Tutti questi spunti trovano sistematicamente applicazione nel quotidiano americano, donando alla pellicola una chiave di lettura che va oltre la semplice trasposizione da fumetto a film.
Dal punto di vista dei personaggi mi è sembrato che il loro utilizzo, in alcuni casi, fosse quantomeno superficiale rispetto alle loro caratteristiche nel fumetto originale: basti pensare al ruolo tanto fondamentale che ricopre Ciclope all’interno della serie Marvel quanto marginale nel film, oppure l’abbandono della ricerca delle origini di Wolverine già sapientemente accennata nel secondo capitolo.
In definitiva Rattner anche se non riesce ad eguagliare la personalità di Singer nello sviluppo della storia, talvolta affidandosi a dei risvolti anche retorici, comunque riesce ad orchestrare abbastanza bene un cast degno di nota.

Massimiliano De Mare

X Men 3 – Scontro Finale

Titolo originale: X Men - The Last Stand
Nazione: U.S.A.
Anno: 2006
Genere: azione
Durata: 110'
Regia: Brett Rattner
Cast: Patrick Stewart, Hugh Jackman, Halle Berry, Famke Janssen, Ian McKellen, Rebecca Romijn-Stamos, Kelsey Grammer
Sito ufficiale: www.x-menthelaststand.com
Sito italiano e trailer: www.x-menthelaststand.com/IT

Trama:
Una “cura” mette i mutanti davanti ad una scelta: mantenere il “Fattore X”, sebbene questo li isoli dal resto dell'umanità, oppure rinunciare ai propri poteri e diventare delle persone qualunque. Gli opposti punti di vista di Charles Xavier, leader dei mutanti e convinto sostenitore della possibile integrazione, e di Magneto, che crede nell’affermazione del più forte e nel conseguente dominio dei mutanti, vengono alla resa dei conti finale.


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