Distillati Municipali


Mediterranea

Polvere di stelle

Che delizia la romantica signora inglese, prototipo di eleganza e misura anche nel momento della triste vedovanza…ma, un momento, ne siamo proprio sicuri? Insomma che diavolo sta facendo la signora, in pelliccia e cappellino con veletta, armata di remi nel mezzo di un laghetto appena concluso il funerale? Lady Handerson lo mette subito in chiaro: britannica si, ma noiosa no.
La vitalità è infatti la chiave dell’indole indomita di Lady Handerson che, nell’Inghilterra alla vigilia del secondo conflitto mondiale, legò il suo nome a quella che sarebbe divenuta una “gloria” del teatro inglese: il Windmill Theatre.
Incapace di adattarsi ai passatempi ritenuti consoni ad una vedova attempata, dal ricamo a tombolo alle opere pie, la brillante nobildonna si lanciò, del tutto casualment e ed in preda alla noia, nell’acquisto e rilancio di un teatro abbandonato nel West End il cui grido di battaglia sarebbe divenuto un significativo gioco di parole fra close e clothe, ovvero " noi non chiudiamo mai” /noi non ci copriamo mai" data l’attrazione principale dei “tableaux vivants”.
E il Windmill non chiuse in effetti mai, mentre Londra subiva le devastazioni degli attacchi aerei, andavano in scena i famosi “tableaux vivants” consistenti del nudo – mai esibito prima in teatro - di anglosassoni giovanottone. Ammettiamolo, fu questo il vero coup de théâtre di Lady Handerson: riuscire ad imbrogliare la rigida censura inglese e fare di un teatro ed una compagnia mediocri un trionfo di “polvere di stelle” in grado di regalare momenti di spensieratezza mentre la città andava incontro alla rovina dei bombardamenti.
L’energica signora tuttavia non fece certo tutto da sola, compagno d’avventura – e di battibecchi – il fantasioso ed amato /odiato direttore Vivian Van Damme. E’ nel loro rapporto di amore-odio, fatto di continui scontri di personalità e attestazioni di reciproca stima, la fortuna della vicenda del Windmill Theatre.

Lo spirito del vaudeville pervade l’intero film, nulla in effetti è mai preso troppo sul serio e la vita fuori del teatro non sembra mai reale quanto la finzione sul palco.
Al regista Stephen Frears va riconosciuto il merito di aver saputo reinventare un cliché piuttosto datato: che i vittoriani abbiano un pessimo rapporto con le “pudenda” ormai lo sanno anche le pietre. Anche se il dubbio che sia poi propro così ce lo instilla l’irresistibile osservazione “..lo vede signor Van Damme? Lei è ebreo…”
Meritatissima la candidatura all’Oscar di Judi Dench che infonde grazia scintillante nella sua interpretazione, le fa da spalla un burbero Bob Hoskins, veramente bravo e pronto a tutto in nome del nudo artistitico…compreso il suo.

dp

Lady Handerson presenta

Titolo originale: Mrs. Henderson presents
Nazione: Gran Bretagna
Anno: 2005
Genere: Commedia
Durata: 103'
Regia: Stephen Frears
Sito ufficiale: www.mrshendersonpresents...
Sito italiano: www.bimfilm.com/ladyhenderson...
Trailer: www.romacultura/del_mese/febbraio

Cast:
Judi Dench, Bob Hoskins, Will Young, Kelly Reilly, Thelma Barlow, Christopher Guest, Elise Audeyev
Produzione: BBC Films
Distribuzione: BIM


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ROMA CULTURA Mensile di Immagini, Suoni e Scritture
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