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il sonno della ragione

Citando Truman Capote “esistono due mondi distinti in America” in uno hanno vissuto le vittime degli omicidi Tate – La Bianca e nell’altro i loro assassini, nell’estate del 1969 si sono incontrati.

Non fatevi ingannare dallo strillo di copertina: "Helter Skelter. Storia del caso Charles Manson" non ha nulla del libro maledetto. Se cercate un’analisi sul “cuore nero” dell’America passate oltre, se invece siete interessati alla cronistoria di un processo sensazionale troverete questo libro appassionante. L’autore, Vincent Bugliosi, non è infatti uno scrittore, benché il successo del libro lo abbia instradato in questa carriera, ma un uomo di legge: il pubblico ministero nel processo contro Charles Manson e la Famiglia.
“Il primo dovere di un avvocato dell’accusa non è quello di far condannare, ma di assicurarsi che giustizia sia fatta” è da queste parole tratte dal codice deontologico dell’Associazione degli avvocati americani che Bugliosi trae il suo credo personale ed è in quest’ottica che si deve interpretare il suo dibattito nella causa contro Manson.
Dal punto di vista puramente legale, il processo Manson è infatti una prova da equilibrista, dal momento che l’imputato principale riuscì fino all’ultimo a negare il suo coinvolgimento negli omicidi. A suo vantaggio per di più giocarono inoltre le incredibili incogruenze delle indagini, con La “regola aurea” che Buglioli applica al procedimento è che il delitto ha sempre un movente e, se pure questo possa essere assurdo o privo di alcun senso, il movente deve essere individuato, deve essere capito e deve essere provato. E di fatto il pubblico ministero di Los Angeles riuscì a portare in aula e di fronte alla giuria il movente di Manson, ricostruendo l’incredibile follia fra il satanismo e l’idiozia in base alla quale gli spettacolari delitti avrebbero dovuto innescare uno scontro etnico – razziale fra bianchi e neri del quale avrebbero poi tratto i frutti i membri della Famiglia Manson (che peraltro avrebbero dovuto trovare riparo, durante gli scontri, in un eden sotterraneo…). Il tutto ispirato dalla vegenza di Manson, che non aveva problemi a farsi riconoscere dai suoi automi adepti come nientemeno che Gesù Cristo, e dal disco Bianco dei Beatles, percepiti da Manson come Muse ispiratrici che gli avrebbero suggerito la via dell’Helter Skelter, ovvero il conflitto finale fra bianchi e neri che avrebbe visto trionfare i secondi…almeno fino all’avvento della Famiglia Manson che sarebbe riemersa dalle profondità della terra a cose fatte e bocce ferme per dominare il mondo.
Incredibile idiozia? Peggio, se si pensa alle vittime e al culto di Manson che tutt’oggi crea un’inspiegabile fascinazione, a questo proposito è allarmante la postfazione scritta a venticinque anni dai fatti.
Un’ultima cosa, a coronamento dell’idiozia: sapete cosa vuol dire Helter Skelter? Significa giostra, un innocuo passatempo da bambini…

DP

Helter Skelter. Storia del caso Charles Manson

L'autore:
Vincent Bugliosi è stato il pubblico ministero nel processo contro Charles Manson. Nei suoi otto anni di attività nel distretto di Los Angeles ha portato in tribunale 106 casi criminali, e di fronte alla giuria ne ha perduto solo uno. Ha scritto Helter Skelter sulla vicenda Manson, vincendo il prestigioso Edgar Allan Poe Awards.

Titolo: Helter Skelter
Autore: Vincent Bugliosi e Curt Gentry
Editore: Mondadori - Strade Blu
Pagine: 562
ISBN: 88-04-54385-X

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