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FUORI DAL SENTIERO DEGLI ADULTI

Un remake contemporaneo della favola di Cappuccetto Rosso: la piccola Trisha, i cui genitori si sono separati, adesso vive con la mamma e il fratello adolescente, impegnati in una loro personale guerra di ricatti emotivi nella quale lei rimane ignorata da tutti. Durante una gita tra i boschi, in un attimo di esasperazione verso i conflitti familiari, fa la scelta cruciale: esce dal sentiero. Solo pochi passi, e si ritroverà sola nella foresta, con un sandwich e un pacchetto di patatine e il suo walkman e nessuna direzione in cui andare.
Sono i suoi romanzi più brevi, forse, quelli in cui King rivela di più il suo talento di narratore: si rimane stupiti, nell’accorgesi di come il libro non perde mai la presa, anche in una storia in cui a ben guardare succede pochissimo. Una storia che qualunque giornale potrebbe raccontare in una riga di cronaca: Bambina perduta nei boschi ritrovata viva dopo una settimana. Ma nel libro di King c’è infinitamente di più: un linguaggio infantile colto con tocco magistrale, sia pure attraverso una traduzione che per forza di cose non può rendere appieno lo slang americano. Lo sguardo dell’infanzia: la paura del mondo, ma anche la scoperta delle proprie risorse di energia vitale. Ogni cosa osservata con l’attenzione minuziosa degli occhi nuovi dei bambini: le bacche, le spine, gli alberi, i sassi nel torrente, le briciole di patatine sul fondo dello zaino. Uno sguardo tutto fatto di attimi, di sensazioni, di esperienza, di qui e adesso. Quello che tutti noi siamo stati, lo sguardo che tutti noi abbiamo avuto. Uno sguardo che è ancora dentro ciascuno di noi: il bambino che è ancora nascosto nel fondo di ogni adulto, tutto teso a guardare e cercare di capire l’inspiegabile fuori di noi.
Sebbene Stephen King venga di solito considerato solo un autore di buoni libri dell’orrore, c’è chi si chiede se in realtà se non gli spetterebbe un posto a pieno titolo nella letteratura cosiddetta “alta”. Sono libri come questo che suscitano il dubbio.

Marta Baiocchi

LA BAMBINA CHE AMAVA TOM GORDON

Titolo originale
The Girl Who Loved Tom Gordon
Autore
Stephen King
Edizioni

Sperling & Kupfer

Pagine
320

EAN

9788882745608
Prezzo di copertina:
Euro 8,50
Descrizione:

"Il mondo aveva i denti e in qualsiasi momento ti poteva morsicare". Questo Trisha McFarland scoprì a nove anni. Alle dieci di una mattina di giugno era sul sedile posteriore della Dodge Caravan di sua madre con addosso la sua maglietta blu dei Red Sox (quella che ha 36 Gordon sulla schiena) a giocare con Mona, la sua bambola. Alle dieci e mezzo era persa nel bosco. Alle undici cercava di non essere terrorizzata, cercava di non pensare: 'Questa è una cosa seria, questa è una cosa molto seria'. Cercava di non pensare che certe volte a perdersi nel bosco ci si poteva fare anche molto male. Certe volte si moriva.


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