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Pirro Ligorio
LIBRI DELLE MEDAGLIE DA CESARE A MARCO AURELIO COMMODO
Con saggio introduttivo di Patrizia Serafin Petrillo
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La famiglia Belier

Siamo nella campagna bretone, dove una famiglia di allevatori manda avanti una fiorente azienda agricola e casearia. I coniugi Belier e il figlio adolescente sono sordi e un po’ strambi, mentre l’altra figlia Paula, una ragazzona sedicenne, è normale ed è un vero angelo: fa da interprete col linguaggio dei segni, lavora in stalla, aiuta i suoi al banco del mercato e frequenta la scuola. Lì si segna al coro non per amore della musica, ma di Gabriel, un compagno di scuola, come confida all’amica del cuore, la sveglia Mathilde. L’insegnante di canto, Thomasson, riconosce subito il talento di Paula e le propone un duetto proprio insieme a Gabriel per il saggio di fine anno. La canzone è un classico francese: “Je vais t’aimer”, di Michel Sardou, e per provarla Gabriel va anche a casa di Paula.

L’insegnante ha loro consigliato di provarla abbracciati, ma lei ha le prime mestruazioni. Gabriel lo racconta a tutti e a scuola Paula viene presa in giro. Ceffone per Gabriel. Ma il vero problema è che Thomasson propone Paula per la selezione di Radio France a Parigi. Per lei è una scelta drammatica: significa abbandonare la famiglia, mentre il padre vuole persino presentarsi alle locali elezioni. Finché può glielo nasconde, ma quando è costretta a dirlo, i suoi la prendono male: andare a Parigi è un tradimento. Paula quindi rinuncia, ma proprio Gabriel la convince almeno a tornare alla scuola di canto.

Il saggio di fine anno è un trionfo e i genitori di Paula, pur non sentendo la musica, vedono in diretta le emozioni che la loro figlia e Gabriel suscitano nel pubblico. La notte porta consiglio: il padre ci ripensa e Paula arriverà per tempo all’audizione, presente anche Thomasson al piano. Paula canta “Je vole”, sempre di Sardou, e viene accettata. Nella scena finale la famiglia Belier accompagnerà la figlia in partenza per Parigi.

Fare un film sui disabili non è facile e il regista sceglie la commedia, anche se i sordomuti francesi non hanno amato il film (quelli italiani non si sa), affermando che l’immagine che viene data non corrisponde alla realtà. Che dire? La famiglia Belier è in effetti un po’ stramba e certi suoi comportamenti rasentano il grottesco: sessualmente iperattivi, politicamente conservatori, impulsivi e generosi, sono comunque sicuramente simpatici e non si piangono mai addosso. La geniale soggettiva che li inquadra mentre non possono sentire il canto della figlia ma registrano le emozioni del pubblico è un vero pezzo di antologia. Paula è una adolescente che diventa donna e la famiglia le sta vicino quanto lei è vicina a questa insolita famiglia, la quale ha il coraggio di farla volare da sola. In un periodo di nubi oscure e di crisi sistemica, un film come questo ti riconcilia con la vita. E i francesi questi film li sanno fare.

Marco Pasquali

 


La famiglia Bélier
Titolo originale La famille Bélier

di Eric Lartigau
con Karin Viard, François Damiens, Eric Elmosnino, Louane Emera, Roxane Duran, Ilian Bergala, Luca Gelberg, Mar Sodupe, Jérôme Kircher, Stéphan Wojtowicz, Bruno Gomila, Céline Jorrion, Clémence Lassalas, Manuel Weber
Francia 2014
Commedia, Ratings: Kids+13
durata 100 min.
Bim

 

 


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