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Pirro Ligorio
LIBRI DELLE MEDAGLIE DA CESARE A MARCO AURELIO COMMODO
Con saggio introduttivo di Patrizia Serafin Petrillo
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Nei secoli fedele.....all'arte

Sin dal 1969 l'Arma dei Carabinieri costituì un Nucleo Tutela Patrimonio Artistico per contrastare i furti e le illecite esportazioni di beni artistici; furono conseguiti immediatamente lusinghieri risultati al punto che nel 1971 fu creato il Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale articolato su un comando insediato in un grazioso palazzetto settecentesco, del Raguzzini, nei “Burrò” in Piazza Sant'Ignazio e tredici nuclei dislocati nel territorio nazionale.
Comando e Nuclei collaborano con le Soprintendenze e le altre Forze di Polizia italiane ed estere per fornire la massima tutela al patrimonio artistico ed evitare i furti in musei, edifici religiosi, dimore private, impedire le illecite esportazioni e sorvegliare siti archeologici per prevenire deleteri scavi clandestini.

Il Comando si è dotato di un archivio di cinque milioni di documenti relativi a beni artistici, di cui un milione rubati; si tratta della più importante ed aggiornata banca dati al mondo al punto che sovente Polizie di altri stati vi si rivolgono per ricerche e informazioni, inoltre il personale del Comando svolge spesso interventi in altre nazioni ed organizza corsi di formazione e aggiornamento per Polizie estere.

 


Il grande archivio permette spesso di recuperare opere d'arte finite all'estero, il tutto integrato da sorveglianza su aste e mercato antiquario.

Per gratificare il lavoro svolto dal Comando si sono tenute mostre che hanno esposto i recuperi effettuati, attualmente al Quirinale, dopo due precedenti rassegne nel 2007 e nel 2013, è ospitata una grande mostra di un centinaio di opere d'arte frutto del lavoro degli ultimi anni. Si tratta di vasi, marmi, dipinti che coprono un periodo che va dal VI secolo a.C. al '700, vengono da musei, chiese, case private ed in molti casi da scavi clandestini.

La mostra si svolge attraverso quattro sale, due delle quali facenti parte dell'antica Galleria di Alessandro VII affrescata da Pietro da Cortona e recentemente riscoperta sotto pitture di primo '800.

Nelle Sale degli Scrigni, di Ercole e degli Ambasciatori sono esposti numerosi vasi attici o di imitazione d'epoca a figure nere o rosse, in molti casi opera di noti maestri vasai, una vetrina contiene monete argentee dell' XI secolo, altre il “Tesoro di Loreto”, raccolta di vasellame sacro barocco in metalli preziosi e corallo rubato molti anni fa in un convento altoatesino.

Diversi sono i dipinti, da un piccolo trittico medioevale ad una Santa Caterina e San Ludovico di Tolosa del '400, da sei deliziosi quadretti di scuola romana del '700 con vedute cittadine, molte delle quali non più esistenti, di proprietà della Diocesi di Montefiascone ad un quadretto, olio su rame, con un ardito incontro amoroso tra Leda e Giove sotto l'aspetto di un cigno, opera cinquecentesca di Lelio Orsi; il quadro più recente è una grande veduta romana del Panini recuperata attraverso vicende rimaste segrete.
L'ultima sala, di Augusto, contiene una interessantissima recente scoperta; pochi anni fa alla periferia di Perugia, in occasione dello scavo delle fondamenta di un edificio, fu scoperta una tomba ipogea etrusca contenente 23 deposizioni databili tra la fine del IV secolo e l'inizio del I a.C.: gli scopritori tentarono di rubare urne e corredo che però sono stati recuperati dai Carabinieri. Purtroppo è stato comunque fatto un gran danno in quanto il ritrovamento del sito come era originariamente avrebbe permesso studi e ricerche molto più accurati.

I reperti sono un coperchio della più antica deposizione ad inumazione e 22 urne sepolcrali della illustre famiglia etrusca dei Cacni, già nota per altri ritrovamenti; sono generalmente in travertino, alcune semplici o con minima decorazione, altre invece riccamente coperte di bassorilievi per lo più con immagini tratte da episodi della mitologia greca attestante lo stretto contatto tra il mondo etrusco e quello greco.

 

Tre urne riportano il mito di Ifigenia, altre quello di Enomao e Pelope, dei Sette contro Tebe, di Atamante ed anche una Centauromachia, sono esposti anche resti del corredo, un elmo ed altri oggetti in bronzo e poi vasetti, bicchieri e ciotole miniaturizzati.

Le opere in mostra, indubbiamente interessanti, valgono non soltanto per il loro valore intrinseco ma per il fatto che sono il simbolo di una tenace battaglia dei Carabinieri del Comando Tutela Patrimonio Artistico per salvare il nostro passato e la memoria dei tanti secoli trascorsi.

La mostra è stata organizzata dall'associazione Civita in concorso con il Ministero ed il Comando Carabinieri.

 


Roberto Filippi

marzo 2014

LA MEMORIA RITROVATA
Tesori recuperati dall'Arma dei Carabinieri
dal 23 gennaio al 16 marzo 2014

Roma
Palazzo del Quirinale

da martedì a sabato dalle 10,00 alle 13,00 e dalle 15,30 alle 18,30

ingresso gratuito

domenica dalle 8,30 alle 12,00
Euro 5 con visita al Palazzo

Informazioni:

http://www.quirinale.it
http://www.civita.it

 

 

 

 

 

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