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Santa Maria sopra minerva

Oh Rome! my country! city of the soul!
George Byron

Ma è pur vero che la nostra è una città dalle molte anime e Santa Maria sopra Minerva, nella sua complessità, esprime di queste anime lo splendore e le contraddizioni.

Sappiamo che la basilica sorge laddove Domiziano aveva eretto l’Iseum, dedicato ad Iside ed Osiride, e sappiamo pure che Domiziano perseguitò i primi cristiani. Eppure, proprio in quel luogo, fu eretta la severa chiesa dei domenicani.

Sul chiostro di Santa Maria sopra Minerva si affaccia il convento nel quale si svolse il processo a Galileo, un processo che provocò profondi dissidi all’interno della stessa Chiesa, dissidi che si protrassero per secoli.
Ricordiamo le parole di fra’ Paolo Sarpi: ” Verrà il giorno, e ne sono quasi certo, che gli uomini, da studi resi migliori, deploreranno la disgrazia di Galileo e l'ingiustizia resa a sì grande uomo.“
Ma alla disputa teologica se ne aggiunse un’altra ben più insidiosa. Infatti allora la Chiesa era  divisa tra il partito filo francese, sostenuto da Papa Urbano VIII Barberini (1568 – 1644), e il partito filo spagnolo, il cui maggior esponente era il cardinale Gaspare Borgia (1580 – 1645), vicerè di Napoli. Il processo a Galileo divenne così il pretesto per regolare il conflitto tra le due fazioni e, per sua disgrazia, Galileo era osteggiato dal partito filo francese, quello del Papa.
Certo è che tre giudici su dieci rifiutarono di firmare la condanna a Galileo; tra questi il Grande Inquisitore, il gesuita cardinale Gaspare Borgia. 

Splendore.... La cappella Carafa affrescata da Filippino Lippi è uno dei maggiori cicli pittorici del rinascimento romano, a dirla senza enfasi merita un viaggio a Roma.

E contraddizioni.... L’architettura dell’interno della chiesa, uno dei pochi esempi romani di gotico, a metà ottocento è stata “abbellita” con pesanti decorazioni che ne hanno stravolto lo stile e certamente sono poco consone alla severità dell’ordine domenicano.
Lasciateci esprimere un sommesso auspicio, quello che venga restituito alla chiesa il mirabile aspetto originario, un restauro benedetto.

Splendore.... Come non restare commossi di fronte al meraviglioso sarcofago di Santa Caterina da Siena, posto sotto all’altare maggiore?

E ancora, contraddizioni.... Nella cappella dell’Annunciazione, dove splende la tela di Antoniazzo Romano che dà nome alla cappella, si trova la tomba di Juan de Torquemada, uomo mite e generoso ben lontano dal nipote, il grande inquisitore Thomàs de Torquemada.
E chi poi immaginerebbe che Papa Borgia spedì in convento Thomàs e accolse a Roma gli ebrei in fuga dalla Spagna? 

In ogni cappella della chiesa è scritto un pezzo della storia di Roma e della storia della Chiesa, splendori, conflitti, contraddizioni.
A chi crede e a chi non crede e a chi non cerca solo il bello, e qui ce n’è in abbondanza, la visita a Santa Maria sopra Minerva può offrire inattesi e forse insperati motivi di riflessione.

 

 

Per la visita online: http://www.romainteractive.com/ita/visite_guidate/santa_maria_sopra_minerva.html     


aprile 2012

ggp


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